I due nuovi indagati per truffa aggravata legata ai ristori Covid

Due nuovi indagati, uno dei quali è finito ai domiciliari, sono stati collegati al meccanismo fraudolento per ottenere erogazioni pubbliche nell’ambito dei ristori Covid. Secondo la Procura e la Guardia di Finanza del Gruppo di Avellino, i due soggetti sono legati al commercialista Pasqualino Vuolo, organizzatore del sistema per ottenere contributi pubblici in modo illecito. Questa è una delle conclusioni emerse dagli approfondimenti condotti dai militari guidati dal maggiore Silverio Papis, che hanno continuato a investigare sul professionista. La Procura ha anche ottenuto il sequestro preventivo di ingenti somme di denaro a carico dei due indagati.

Le indagini condotte dalle Fiamme Gialle del Gruppo di Avellino hanno portato alla luce un sistema fraudolento orchestrato da Pasqualino Vuolo, con la complicità di altri soggetti, per ottenere contributi pubblici destinati alle imprese colpite dall’emergenza Covid. Attraverso dichiarazioni fittizie, il commercialista e i suoi complici hanno ingannato l’Agenzia delle Entrate riguardo ai requisiti necessari per accedere ai fondi a fondo perduto previsti dai decreti di sostegno governativi. Grazie all’analisi dei dispositivi mobili degli indagati, sono emersi nuovi dettagli sul coinvolgimento dei due nuovi sospettati nel sistema fraudolento.

Inoltre, è emerso che Vuolo avrebbe gestito i conti trasferendo ingenti somme di denaro a società legate agli altri indagati, al fine di riciclare il denaro proveniente dalla truffa. Queste operazioni economiche sono state effettuate senza alcuna documentazione fiscale che comprovasse relazioni commerciali o rapporti di lavoro tra le società coinvolte.

Le indagini sulle truffe legate ai ristori Covid e al riciclaggio di denaro sono ancora in corso, e la Procura e le Fiamme Gialle continuano a lavorare per fare luce su questa complessa vicenda.

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