Un’operazione di frode fiscale di vasta portata è stata smascherata dalle autorità italiane, che hanno scoperto un sistema complesso e articolato messo in atto da prestanome compiacenti e diverse società cartiere. Questo sistema ha permesso di evadere oltre 45 milioni di euro, di cui una parte è stata già dirottata verso paesi extracomunitari, in particolare verso la Cina.

Le indagini condotte dalle Fiamme Gialle hanno portato all’individuazione di un meccanismo fraudolento che aveva come base operativa la città di Solofra. Gli agenti hanno eseguito cinque misure cautelari personali, arrestando due persone e mettendone tre ai domiciliari. Secondo gli inquirenti, l’ideatore di questo sistema sarebbe Ermanno Siano, amministratore di fatto di diverse società, tra cui la Cami srls, la E. A. Leather srls e la Dgf srls.

Queste società cartiere, secondo le indagini, non avevano dipendenti o ne avevano un numero esiguo rispetto al volume d’affari realizzato, e non versavano le imposte dovute all’erario. I proventi illeciti generati dalla falsa fatturazione venivano poi riciclati attraverso ulteriori società gestite da Ermanno Siano. Oltre a lui, sono stati colpiti dalle misure cautelari anche altre persone coinvolte nel sistema.

Le autorità hanno sequestrato preventivamente diverse somme di denaro e hanno disposto il sequestro di due società coinvolte nel riciclaggio dei proventi illeciti. Le indagini sono state supportate da numerosi sopralluoghi e dall’analisi dei flussi finanziari delle aziende coinvolte nel sistema fraudolento.

Ora si attende la fase degli interrogatori di garanzia davanti al gip, per definire le responsabilità penali dei cinque indagati coinvolti nelle misure restrittive della libertà personale.

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