Il padre di una ragazza di Ascea è stato condannato per la morte suicida della figlia

È giunta a termine nei giorni scorsi una vicenda drammatica che ha sconvolto la piccola comunità di Mandia, frazione del comune di Ascea. Il padre e il fratello di una giovane di 22 anni, originaria di quel luogo, erano stati imputati per la morte della ragazza, avvenuta il 15 marzo 2015. La giovane si era tolta la vita gettandosi dal balcone di casa, in seguito a una violenta lite con il fidanzato e i familiari.

Dopo anni di processo, il verdetto è stato emesso: il fratello della vittima è stato assolto, mentre il padre è stato condannato a un anno e quattro mesi di reclusione, con l’esclusione di tutte le aggravanti. La sentenza ha portato un po’ di giustizia per la giovane Jessica, ma non cancellerà mai il dolore e la tragedia che ha colpito la sua famiglia e la comunità intera.

La morte di una persona cara è sempre una ferita profonda che lascia segni indelebili nella vita di chi resta. Speriamo che questo verdetto possa portare un po’ di pace e conforto a coloro che hanno vissuto questa terribile vicenda, e che possa essere un monito per tutti sulla gravità delle conseguenze delle lite e dei conflitti familiari.

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