Il caso dell’omicidio di camorra del 2003 avvenuto al bar Roxy di Mondragone è finalmente stato risolto dopo 21 anni. Grazie alle indagini condotte dai Carabinieri del Reparto Territoriale di Mondragone e coordinate dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli, è stato possibile dare esecuzione all’ordinanza applicativa di misure cautelari coercitive emessa dal Gip del Tribunale di Napoli nei confronti del reggente del clan Fragnoli-La Torre, Giacomo Fragnoli, accusato di essere il mandante di questo omicidio di camorra.

L’omicidio al bar Roxy avvenuto nel 2003 ha visto la morte di Giuseppe Mancone, affiliato al clan La Torre, e il ferimento di altre due persone. L’esecutore materiale del delitto, Salvatore Cefariello, è stato già condannato all’ergastolo. Tuttavia, grazie alle dichiarazioni di alcuni collaboratori di giustizia ercolanesi, è emerso che il movente dell’omicidio sarebbe stato il rifiuto di Mancone di pagare un rateo mensile sull’attività di spaccio di stupefacenti gestita dal clan Fragnoli-La Torre.

Giacomo Fragnoli, reggente del clan al momento dei fatti, avrebbe ordinato l’omicidio e pianificato l’azione criminale. Le indagini hanno evidenziato che per la sua esecuzione sono stati coinvolti anche membri del clan Birra di Ercolano, con il quale il clan di Mondragone aveva un rapporto di alleanza.

Dopo anni di indagini e grazie alle testimonianze dei collaboratori di giustizia, è stato possibile portare alla luce la verità su questo tragico evento. La custodia cautelare in carcere di Giacomo Fragnoli rappresenta un passo importante nella lotta contro la criminalità organizzata e la camorra in particolare.

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