Il sito archeologico dei Santi Quaranta a Benevento è diventato quasi inaccessibile durante il weekend di Pasqua a causa dell’erba selvatica alta e dell’abbandono in cui versa da mesi. Il criptoportico di epoca romana e le vestigia della chiesa medievale sono quasi invisibili a causa della vegetazione, mentre due serbatoi eternit abbandonati da mesi creano un’immagine desolante all’ingresso del sito.

La questione dei serbatoi è nota da tempo e nonostante le promesse e le prese di posizione, rimane irrisolta. La proprietà del terreno è dello Stato e la nuova proprietaria, l’Amco spa, sembra non aver provveduto alla rimozione. L’amministrazione comunale ha tentato soluzioni bonarie senza successo e ora si appresta a emettere un’ordinanza per la rimozione dei serbatoi.

L’assessore alla cultura ha sottolineato la necessità di una programmazione di interventi e gestione che duri tutto l’anno, oltre alla rimozione dei rifiuti speciali presenti sul sito. Il gruppo “Benevento Città Nascosta” propone l’installazione di segnaletica e un servizio di videosorveglianza per gestire e proteggere il sito.

La situazione dei Santi Quaranta è complessa a causa della presenza di diversi proprietari privati dei terreni circostanti, che hanno scarso interesse alla manutenzione. È necessario un intervento coordinato per preservare questo monumento prezioso e la sua storia unica.

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