Madre e figlia denunciate dai carabinieri di Roccamonfina

Le autorità di Roccamonfina hanno denunciato una madre e una figlia per aver continuato a percepire l’assegno di inclusione erogato dall’Inps, nonostante la figlia fosse stata destinataria della misura cautelare degli arresti domiciliari. Le due donne hanno omesso di comunicare la nuova condizione impeditiva, continuando a ricevere l’emolumento per un importo di 2.200 euro nei mesi di gennaio e febbraio di quest’anno.

La madre, 63enne, e la figlia, 37enne, sono state raggiunte da un’ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari per il coinvolgimento in un’associazione dedita al traffico illecito di sostanze stupefacenti, detenzione ai fini di spaccio e riciclaggio di denaro. Ora dovranno rispondere della percezione indebita dell’assegno di inclusione.

L’episodio ha portato alla luce una situazione che mette in evidenza la necessità di vigilare sul corretto utilizzo delle risorse pubbliche e di rispettare le normative vigenti. Sostenere l’onestà e la legalità è fondamentale per garantire un corretto funzionamento della società e tutelare il bene comune.

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