La decisione della Corte di Appello di ridurre la pena da 24 a 18 anni per gli imputati nel caso di Aldo Gioia ha lasciato un’amara sensazione ai suoi fratelli. Giancarlo e Gaetano, che si sono costituiti parte civile nel processo, ritengono che questa riduzione mortifichi la memoria di Aldo e che la sua memoria debba essere difesa a tutti i costi. La difesa degli imputati, Elena e Giovanni Limata, è stata affidata rispettivamente agli avvocati Livia Rossi e Rolando Iorio.

L’avvocato Brigida Cesta, che rappresenta i fratelli di Aldo, ha dichiarato di voler attendere le motivazioni della sentenza di appello prima di prendere ulteriori provvedimenti. Secondo lei, cercare di dimostrare la presenza di disturbi mentali sia in Elena che in Giovanni è assurdo. Le motivazioni della decisione della Corte di Appello saranno depositate tra 60 giorni.

Questa vicenda ha scosso la comunità di Avellino e ha portato alla luce tensioni e contrasti tra le parti coinvolte. La lotta per la giustizia per Aldo Gioia continua e i suoi fratelli sono determinati a non lasciare che la sua memoria venga offuscata da decisioni giudiziarie che ritengono ingiuste.

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