L’auto di Don Luigi Merola, il coraggioso sacerdote che da anni si batte contro la camorra, è stata danneggiata. Vetri in frantumi e danni ai lampeggianti: questi i danni riportati dall’auto di scorta su cui viaggia il sacerdote Don Luigi Merola. Dopo questo episodio, Don Merola ha dichiarato di sentirsi vicino allo Stato, sia a livello territoriale che centrale. Questo non è il primo episodio di intimidazione che il sacerdote affronta: già nel 2004 iniziava la sua attività pastorale nel quartiere di Forcella, a Napoli, dove è stato testimone di diversi episodi di violenza legati alla camorra.

Il boss del Clan Giuliano, Luigi Giuliano, comandava nel quartiere di Forcella negli anni ’80, decidendo le sorti della criminalità locale e orchestrando numerosi crimini. Don Luigi Merola ha contribuito a identificare il colpevole dell’omicidio della giovane Annalisa Durante, vittima innocente di una faida tra clan rivali. Da quel momento, il sacerdote è diventato un simbolo nella lotta contro la camorra, urlando un forte NO alla criminalità organizzata.

Nonostante l’episodio di danneggiamento dell’auto, Don Luigi Merola non si arrende e continua la sua opera a servizio della comunità. Venerdì prossimo sarà a Roma per incontrare il ministro dell’Interno e il Capo della Polizia, oltre al Procuratore della Repubblica di Napoli. Intanto, il prefetto di Napoli ha disposto il rafforzamento della sicurezza intorno al sacerdote in tutti i luoghi che frequenta. La sua determinazione e il suo coraggio sono un esempio per tutti coloro che lottano contro la criminalità organizzata.

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