L’isola di Capri è stata blindata per accogliere la riunione dei ministri degli Esteri del G7, che si terrà fino a venerdì. Con 1400 uomini schierati per garantire la sicurezza, tra cui agenti della polizia, carabinieri, vigili del fuoco e unità cinofile, l’isola è presidiata in ogni suo punto nevralgico. Controlli rafforzati ai varchi di accesso, droni sorvegliano dall’alto e divieto di attracco a Marina Grande sono solo alcune delle misure adottate.

Anche a Napoli sono stati intensificati i presidi nei punti sensibili, come sinagoghe e luoghi di culto, mentre a Capri alcune zone sono state dichiarate off limits per facilitare lo spostamento delle delegazioni. Il piano sanitario è stato rafforzato per garantire assistenza medica immediata, con ambulanze e servizio di elisoccorso a disposizione.

Nonostante le misure di sicurezza, i turisti che affollano le stradine sembrano non essere particolarmente infastiditi. La riunione si terrà al Grand Hotel Quisisana, vicino alla famosa ‘piazzetta’, e gli accessi sono discretamente sorvegliati. Anche gli isolani hanno preso con filosofia il trambusto di questi giorni, accogliendo il vertice del G7 con un sorriso.

Molti negozi portano la targa “Capri dà il benvenuto al vertice del G7”, dimostrando la volontà di partecipare in modo positivo all’evento. Come dice un albergatore locale, “Ha da passa’ ‘a nuttata”, ossia tutto passerà alla fine senza particolari problemi. Con la sicurezza garantita e la vitalità che torna sull’isola dopo la pausa invernale, Capri si prepara ad accogliere al meglio i ministri degli Esteri del G7 e i giornalisti accreditati provenienti da tutto il mondo.

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