Processo per l’omicidio del pizzaiolo ucciso a Mergellina: risate e gesti inappropriati degli imputati

Nel corso dell’udienza del processo per l’omicidio di Francesco Pio Maimone, l’aspirante pizzaiolo ucciso a Mergellina, a Napoli, si sono verificati momenti di tensione e incredulità da parte di chi era presente in aula. Gli imputati, alcuni dei quali collegati in video conferenza dalle carceri in cui sono detenuti, hanno mostrato comportamenti inappropriati, ridendo e facendo gesti anche mentre erano in manette.

La lite che ha portato alla morte di Maimone è scoppiata per un futile motivo, un pestone su un paio di scarpe griffate a cui la vittima non aveva alcun legame. Durante l’udienza di oggi, un testimone ha indicato colui che ha sparato, puntando il dito verso il monitor in cui compariva Francesco Pio Valda.

Il testimone, un amico della vittima che era presente al momento dell’omicidio, ha raccontato con commozione gli ultimi istanti di vita di Maimone, quando lui era lì e ha sentito le sue ultime parole. La testimonianza ha suscitato dolore e sconcerto in aula, ma ha anche portato un momento di verità e condivisione tra gli presenti.

La prossima udienza del processo è stata fissata per l’8 maggio e il pm della DDA Antonella Fratello ha deciso di non rendere nota la lista dei testimoni da ascoltare. Resta quindi ancora molto da scoprire su questo drammatico caso che ha scosso la città di Napoli.

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