La riduzione di pena per i due imputati accusati dell’omicidio di Aldo Gioia ha suscitato diverse reazioni. Giovanni Limata ed Elena Gioia, ristretti nel carcere di Bellizzi Irpino, hanno visto la loro condanna ridotta da 24 a 18 anni di reclusione. Per Giovanni Limata è stato riconosciuto un vizio parziale di mente, mentre per Elena Gioia sono state riconosciute solo le attenuanti generiche sulle aggravanti.
Giancarlo Gioia, fratello della vittima, ha commentato la decisione dicendo che diciotto anni di reclusione sono comunque una pena importante, soprattutto considerando l’assenza dolorosa di suo fratello. Gli avvocati Rolando Iorio e Livia Rossi presenteranno ricorso in Cassazione dopo il deposito delle motivazioni della sentenza di secondo grado.
Anche l’avvocato Brigida Cesta, legale di parte civile dei fratelli Giancarlo e Gaetano Gioia, ha espresso la sua opinione sulla riduzione di pena, sottolineando il desiderio di proteggere il ricordo di Aldo. Il procuratore generale della Corte di Appello di Napoli aveva chiesto la conferma della condanna a 24 anni di reclusione per i due imputati, ma la Corte ha deciso di concedere delle attenuanti.
L’omicidio di Aldo Gioia, avvenuto nell’aprile 2021, è stato un evento tragico che ha sconvolto la famiglia e la comunità. La decisione della Corte di ridurre la pena degli imputati ha sollevato diverse reazioni e ora si attende il ricorso in Cassazione per ulteriori sviluppi sul caso.