Il deputato Sergio Costa, vice presidente della Camera, ha espresso la necessità che lo Stato sia forte e inflessibile nei confronti degli eco-delinquenti. In particolare, ha parlato del caso dei fratelli Pellini, condannati per traffico illecito di rifiuti nella Terra dei Fuochi. La Cassazione ha restituito loro 222 milioni di euro a causa di un presunto vizio procedurale, anziché destinarli alle bonifiche come previsto. Costa ha chiesto al ministro Nordio di fare chiarezza su quanto accaduto negli uffici giudiziari di Napoli e di recuperare quei fondi per la causa collettiva.
La deputata M5S Carmela Auriemma, prima firmataria dell’atto, ha sottolineato l’importanza di fare luce su questa vicenda, in nome di tutti i cittadini della Terra dei Fuochi e delle famiglie colpite dall’inquinamento criminale. Ha ribadito che lo Stato non può permettersi di perdere davanti agli eco-delinquenti e che occorre tutelare il lavoro dei magistrati che hanno investigato per 15 anni su questo caso.
È essenziale che tutte le forze politiche si impegnino in questa battaglia per la giustizia e per garantire un ambiente sano e sicuro per tutti i cittadini. La lotta contro i criminali ambientali non può essere solo una questione del Movimento 5 Stelle, ma deve coinvolgere tutti coloro che credono nei valori della legalità e della tutela dell’ambiente.