“Inaccettabile”. Questa è stata la definizione data dall’avvocato Alfonso Furgiuele durante una nuova giornata di arringhe difensive nel processo Aste Ok. Il penalista ha difeso con veemenza la sua assistita, Livia Forte, sottolineando la sua attività lecita nel settore immobiliare. Secondo Furgiuele, l’accusa di estorsione è infondata e basata su episodi isolati. Inoltre, l’avvocato ha contestato la ricostruzione della Procura, definendola inaccettabile e in contrasto con i principi costituzionali.

Anche Claudio Davino, difensore di Nicola Galdieri, ha respinto le accuse mosse nei confronti del suo assistito nel processo Aste Ok. Davino ha sottolineato che i fratelli Galdieri non erano coinvolti nelle attività illecite legate alle aste immobiliari e ha contestato l’ipotesi di un’associazione mafiosa. Secondo l’avvocato, le prove presentate dalla Procura non sono sufficienti a sostenere le accuse e ha evidenziato le contraddizioni nelle testimonianze dei coinvolti.

Entrambi gli avvocati hanno invocato l’assoluzione per i propri assistiti, sottolineando la mancanza di prove concrete a sostegno delle accuse. Il processo Aste Ok si è rivelato controverso e complesso, con difese accese e dibattiti serrati. Resta ora da attendere la decisione del Collegio giudicante per fare chiarezza su questa intricata vicenda giudiziaria.

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