Il Tribunale del riesame di Napoli ha recentemente annullato le misure cautelari applicate a tre avvocati accusati di associazione a delinquere e reati di falso. Le accuse erano legate al deposito di decreti ingiuntivi falsi nei confronti di società telefoniche. Le prove principali erano costituite da intercettazioni avvenute nel 2019 in un altro procedimento penale. Dopo un ricorso per cassazione, le Sezioni Unite della Suprema Corte hanno stabilito che le intercettazioni non potevano essere utilizzate poiché il procedimento in cui sono state effettuate e quello in cui si volevano utilizzare non erano stati iscritti entro una certa data. Questa decisione ha portato all’annullamento delle misure cautelari e al rinvio del caso al Tribunale del riesame di Napoli, dove le intercettazioni non potranno più essere utilizzate. Questa decisione avrà un impatto significativo su molti altri casi in cui le intercettazioni erano fondamentali per l’accusa.