La notte scorsa è stata caratterizzata da episodi di violenza negli ospedali napoletani, con operatori del pronto soccorso e dell’emergenza territoriale presi di mira. Al Santa Maria della Pietà a Nola, il parente di una paziente ha distrutto il pronto soccorso con una spranga di ferro. Questo è solo uno dei tanti episodi di violenza che si sono verificati durante la notte, con un totale di 28 aggressioni tra Asl Napoli 1 e 2 dall’inizio dell’anno.

La situazione è particolarmente grave anche al Cto di Napoli, dove il personale del pronto soccorso denuncia carenze di personale, tempi d’attesa lunghi e una gestione inadeguata. Nonostante le difficoltà, la dirigenza pubblicizza l’efficienza dei servizi, creando sdegno tra l’utenza che si trova di fronte a una realtà molto diversa.

L’associazione Nessuno tocchi Ippocrate, da sempre impegnata contro la violenza nei confronti dei sanitari, si fa portavoce di queste denunce per rendere edotta l’utenza della situazione critica in cui si trovano gli operatori sanitari. È evidente che il sistema sanitario nazionale attraversa un momento di difficoltà, aggravato dalla pandemia, e che è necessario un intervento urgente per garantire la sicurezza e il benessere di chi lavora in prima linea per la salute di tutti.

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