Il comune di Monteforte è stato sciolto a causa delle infiltrazioni mafiose, secondo quanto emerso dalla relazione redatta dal Ministero dell’Interno e dalla Prefettura di Avellino. La situazione è grave e complessa, come si evince dalle 35 pagine trapelate. Il prefetto di Avellino, Paola Spena, aveva nominato una commissione di indagine lo scorso maggio, su delega del ministro dell’Interno, per fare luce sulla situazione nel comune irpino.

Secondo la commissione d’inchiesta, anche il vertice dell’amministrazione comunale aveva rapporti con soggetti legati alla criminalità organizzata, che esercitano un forte potere di attrazione su dinamiche criminali, coinvolgendo l’ente comunale in attività illecite. Sono emerse criticità e irregolarità nei settori sensibili, come gli appalti e le forniture.

La commissione ha accertato che l’amministrazione guidata dall’ex sindaco Costantino Giordano aveva assegnato appalti diretti in modo anomalo, anche a soggetti non affidabili dal punto di vista antimafia, violando la normativa sulla trasparenza a favore di aziende legate ai clan. Addirittura i lavori di messa in sicurezza dopo l’alluvione dell’agosto 2022 sarebbero stati affidati a un’impresa segnalata dalla Prefettura come sospetta di legami con la mafia.

La situazione è estremamente grave e richiede interventi immediati per ripristinare la legalità e l’onestà amministrativa nel comune di Monteforte. È un segnale forte che la lotta alla criminalità organizzata deve essere costante e senza compromessi, per garantire la sicurezza e il benessere dei cittadini.

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