In passato, come tutti i ragazzi che si rispettano, anche lui trascorreva ore a masturbarsi, tra le immagini di Rosanna Fratello in televisione e le visioni della bella ragazza del terzo piano che scendeva le scale in minigonna. La sua storia ha avuto inizio a Licola mare, in una cabina azzurra dove si spogliavano prima le donne e poi i maschi. Crescendo, la sua fantasia è diventata uno strumento per scrivere canzoni, e stava per arrivare il successo, ma è saltato tutto. Dopo otto anni, è uscito pulito e ha scelto il nome d’arte di Quentin Malinconia. È tornato a suonare, con un repertorio che include brani come “Se mi lasci non vale” di Iglesias e “La bambola” di Patty Pravo. Nel romanzo di Peppe Lanzetta, il protagonista si trova coinvolto in una brutta storia di un prestito non restituito alla ‘ndrangheta, e la sua migliore amica si ammala di sifilide. Infine, Lanzetta ci porta in un viaggio tra Napoli e la provincia di Salerno, denunciando la volgarità e lo squallore della società contemporanea. La salvezza, secondo Malinconia, sta nella poesia delle piccole visioni, nella saggezza delle madri e nella capacità di trovare bellezza anche nei momenti più difficili.