Un’indagine all’interno del carcere di Santa Maria Capua Vetere ha portato alla luce una rete di traffici illeciti, grazie al sequestro di telefoni, caricabatterie e microbatterie per microcellulari. L’operazione è stata condotta dalla Polizia Penitenziaria presso il reparto detentivo “Volturno”, dove sono stati rinvenuti i dispositivi illegali.
Orlando Scocca, rappresentante della Fp Ccil Campania per la Polizia Penitenziaria, ha sottolineato l’importanza dell’azione del personale penitenziario nel contrastare queste attività illegali all’interno della struttura carceraria. Questo non è il primo caso di traffico illecito scoperto nel carcere, infatti in passato sono stati trovati stupefacenti nascosti nei quadri elettrici di un altro reparto.
Mirko Manna, rappresentante della Fp Cgil nazionale, ha evidenziato l’impegno costante della Polizia Penitenziaria nella prevenzione e repressione dell’ingresso di telefoni e sostanze stupefacenti nelle carceri italiane. L’utilizzo dei telefoni dietro le sbarre non è limitato alla comunicazione con i familiari, ma rappresenta un mezzo per gestire traffici illegali e mantenere legami criminali anche da dentro il carcere.
Questi episodi evidenziano la necessità di un controllo costante e rigoroso all’interno delle strutture penitenziarie per contrastare le attività illegali e garantire la sicurezza sia all’interno che all’esterno delle mura. La Polizia Penitenziaria continuerà a vigilare per garantire il rispetto delle regole e la legalità all’interno delle carceri italiane.