Il processo civile relativo alla costruzione del cimitero nuovo sta giungendo alla sua conclusione, con una vicenda intricata che coinvolge il Comune e la società Grazzanise 2006, legata agli imprenditori Antonio Bruno e Salvatore Farina. L’opera, inizialmente avviata come progetto di project financing, ha visto la richiesta della ditta di oltre 3 milioni di euro da parte del Comune per i lavori eseguiti dopo la rescissione del contratto.

Il consulente tecnico incaricato dal Tribunale per valutare il valore degli interventi realizzati ha stimato che alla società spettino circa 1 milione e 380 mila euro, una cifra notevolmente inferiore rispetto alle richieste della ditta.

Nell’udienza dei giorni scorsi è intervenuto il sindaco Enrico Petrella, che ha ereditato la vicenda dalla precedente amministrazione guidata da Enrico Parente. Con il supporto legale dell’avvocato Salvatore Piccolo, difensore del Comune, Petrella ha ricostruito le fatti del project financing, spiegando le motivazioni che hanno portato alla rescissione del contratto e evidenziando il coinvolgimento della ditta in questioni legate a interdittive antimafia.

Il giudice si è riservato la decisione finale, lasciando aperta la possibilità di un accordo tra le parti sulla cifra indicata dal consulente tecnico.

L’iter amministrativo relativo alla realizzazione del cimitero è stato al centro dell’inchiesta ‘Tre Grazie’, condotta dai carabinieri e dalla Procura di Santa Maria Capua Vetere. Questa indagine ha portato a un processo penale ancora in corso, che vede coinvolti i titolari della ditta, ex amministratori comunali e tecnici, accusati di presunto affidamento illecito dei lavori di costruzione del camposanto.

Si tratta di un’operazione che, secondo l’accusa, avrebbe comportato un costo di 4 milioni di euro per l’Ente, avviata nel 2006 e conclusasi nel 2013. Le accuse si concentrano su presunti favoritismi da parte dell’ex sindaco Enrico Parente, con l’obiettivo di agevolare gli interessi dei Farina e consentire loro di accedere a risorse pubbliche.

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