Il sindaco di Eboli, Mario Conte, ha definito l’aggressione ai danni del bambino di un anno come una tragedia che ha colpito l’intera comunità. La madre del piccolo è stata ferita nel tentativo di salvarlo e ora si trovano in corso accertamenti da parte dei carabinieri per fare luce sulla vicenda. Conte ha sottolineato che i cani coinvolti non erano di proprietà della famiglia colpita, ma di un’altra famiglia che conviveva nella stessa abitazione. L’aggressione è stata definita feroce e il sindaco ha sottolineato che deve servire da monito a chi possiede animali di questo tipo.

Gli animalisti italiani, dal canto loro, hanno chiesto che i cani non vengano soppressi, ma affidati a chi sa prendersene realmente cura. Il presidente della onlus Animalisti Italiani, Walter Caporale, ha sottolineato che non esistono razze aggressive, ma che i cani possono ammalarsi, impazzire o aggredire a causa di situazioni problematiche o della negligenza umana. Caporale ha evidenziato la necessità di liberare i pitbull e ogni altro cane simile dai pregiudizi, sottolineando che con il giusto amore, rispetto ed educazione diventano compagni di vita affidabili e generosi.

In conclusione, è importante riflettere sulle responsabilità che comporta la gestione di animali domestici e sull’importanza di trattarli con la cura e l’attenzione necessarie per garantire la sicurezza di tutti.

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