Dopo l’orribile tragedia di Eboli, in cui un bambino di 15 mesi è stato sbranato da due pitbull, il Codacons torna a sollevare la questione della sicurezza dei cittadini e della necessità di limitare la presenza di cani potenzialmente pericolosi. Indipendentemente dal singolo caso e dalle circostanze che hanno portato all’aggressione, è innegabile che esistano razze di cani che possono rappresentare un pericolo per gli esseri umani, e che la loro presenza sul territorio stia aumentando, anche a causa di mode e tendenze del momento.

Il Codacons ha sottolineato che, nonostante l’educazione che si possa dare agli animali, alcune razze come i pitbull o i rottweiler, per le loro caratteristiche fisiche particolari (forza, robustezza, dentatura), possono causare ferite gravi in caso di morsicatura. Per questo motivo, l’associazione chiede da tempo l’istituzione di un patentino obbligatorio per i proprietari di cani particolarmente potenti e potenzialmente pericolosi.

La decisione di eliminare la lista delle 17 razze di cani a rischio, introdotta dall’ex Ministro Sirchia, ha di fatto eliminato qualsiasi obbligo per i proprietari di queste razze, con conseguenze negative sulla sicurezza pubblica. Il Codacons ritiene che questa lista andrebbe ripristinata, soprattutto alla luce della tragedia di Eboli, considerando che in Italia si registrano ogni anno circa 70.000 aggressioni da parte di cani verso gli esseri umani e che non tutte le razze sono adatte a tutti.

In conclusione, il Codacons ribadisce la necessità di adottare misure concrete per garantire la sicurezza dei cittadini e limitare il rischio legato alla presenza di cani potenzialmente pericolosi. La prevenzione è fondamentale per evitare tragedie come quella di Eboli e proteggere la vita e l’incolumità di tutti.

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