Falsi Picasso da Nocera a Dubai, il perito stabilirà l’autenticità di 36 opere

Un perito nominato dal giudice per l’udienza preliminare del tribunale di Roma sarà incaricato di stabilire se le 36 opere di Picasso sequestrate nel gennaio 2018 a Salerno siano autentiche o meno. Le opere erano state sequestrate dai carabinieri del Nucleo Tutela Patrimonio Culturale al collezionista di Nocera Inferiore, Marcello Santelia, 77 anni. Il pubblico ministero Santina Lionetti ha chiesto il rinvio a giudizio di Santelia contestando i reati di detenzione di opere contraffatte e ricettazione, sostenendo che le opere siano false sulla base di una consulenza di parte. I difensori del 77enne, Salvatore Nocera e Giuseppe Spagnuolo, hanno presentato una consulenza che confuta quella dell’accusa, chiedendo al giudice di non tener conto della consulenza del pm e di nominare un consulente super partes. Il giudice ha accolto le richieste dei difensori rinviando all’udienza del primo luglio per il conferimento dell’incarico peritale.

I fatti sono emersi alla fine del 2017 quando il collezionista salernitano voleva vendere un quadro a Dubai e ha chiesto l’autorizzazione al Ministero della Cultura per esportarlo. Il Ministero ha richiesto un parere alla Fondazione Picasso, la quale ha dichiarato che il quadro era un falso con firma apocrifa del grande pittore. I carabinieri sono intervenuti e hanno trovato una collezione di opere a casa di Santelia, che è stata sequestrata. Il collezionista ha poi nominato il professor Lucio Ronca come curatore delle opere e dei diritti connessi.

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