Il tribunale dei minorenni di Napoli ha emesso una sentenza di dieci anni di carcere per il diciassettenne coinvolto nella sparatoria avvenuta a Sant’Anastasia. Durante l’incidente, una bimba di soli 10 anni è stata ferita per errore, insieme ad altre due persone, mentre il giovane e il suo complice sparavano con un’arma da fuoco in una piazza della città. Nonostante l’aggravante mafiosa sia stata riconosciuta, il giudice ha escluso la premeditazione.

Il processo del diciannovenne complice è in attesa di inizio, mentre il deputato dell’Alleanza Verdi Sinistra, Francesco Emilio Borrelli, ha sottolineato la pericolosità dei due giovani, che non sembrano pentiti e che hanno addirittura pubblicato un video ironico su TikTok dal carcere minorile. Borrelli ha anche criticato il comportamento delle famiglie dei ragazzi, sottolineando la necessità di un serio percorso di rieducazione per evitare futuri atti criminali.

L’avvocato delle vittime, Paolo Cerruti, ha evidenziato le similitudini tra questa sparatoria e due omicidi precedenti, entrambi commessi con le stesse modalità. Cerruti ha sottolineato la mancanza di pentimento da parte degli accusati e la gravità delle ferite inflitte alla bambina e alla madre durante l’attacco.

Il caso continua a suscitare indignazione e preoccupazione nella comunità di Sant’Anastasia, mentre si attende il processo del maggiorenne coinvolto nell’incidente. La condanna emessa rappresenta un segnale importante nella lotta contro la criminalità giovanile e la violenza armata.

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