La tragedia di Campolongo che ha visto la morte del piccolo Francesco Pio Santoro, azzannato e ucciso da due pitbull, ha portato alla registrazione di cinque persone nel registro degli indagati dalla procura di Salerno. Tra di loro ci sono i proprietari dei due cani, i due zii della vittima e sua madre. L’accusa formulata è quella di concorso in omicidio colposo per omessa custodia degli animali.

Le indagini sono in corso per chiarire la dinamica dei fatti che hanno portato alla morte del bambino e oggi è prevista l’autopsia sulla sua salma. Emergono nuovi dettagli utili per l’inchiesta: la madre si era trasferita a Campolongo il giorno prima della tragedia a causa di una lite con il marito e stava cercando di affittare un appartamento.

Entro 10 giorni verrà deciso il destino dei cani, che in passato avevano mostrato segni di aggressività. Le due opzioni sono la rieducazione o l’abbattimento con un’iniezione letale da parte del servizio veterinario dell’Asl. Secondo quanto emerso, i pitbull avevano già ucciso il loro padre pochi giorni prima della tragedia.

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