L’allarme criminalità nelle carceri della Campania è sempre più pressante, con detenuti che continuano a introdurre sostanze stupefacenti e telefoni cellulari di ultima generazione all’interno delle strutture detentive. La frangia violenta dei detenuti non risparmia neanche il personale di Polizia Penitenziaria, creando situazioni di estrema criticità.

Il Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria ha lanciato l’allarme sulla diffusione di droni utilizzati per far pervenire illegalmente telefoni e droga all’interno delle carceri campane. La situazione è così preoccupante che il segretario regionale del SAPPE, Tiziana Gucci, ha chiesto l’intervento urgente del presidente della Regione Campania e dei prefetti delle province coinvolte.

La presenza di tossicodipendenti all’interno delle carceri è un problema sempre più diffuso, con oltre il 30% dei detenuti italiani e stranieri che hanno problemi legati alla droga. Questo comporta notevoli difficoltà nella gestione e cura di queste persone, con ricadute pesanti sul lavoro del personale penitenziario.

Nonostante l’introduzione di sanzioni più severe per chi introduce illegalmente telefoni cellulari in carcere, la situazione non sembra migliorare. È necessario adottare misure urgenti per contrastare il traffico illecito all’interno delle carceri e garantire la sicurezza del personale e dei detenuti.

Il SAPPE chiede un intervento deciso da parte delle istituzioni competenti per risolvere le criticità presenti nelle carceri campane e garantire il rispetto dei diritti dei detenuti, senza trascurare l’importanza del trattamento rieducativo della pena. È indispensabile un maggiore coinvolgimento dello Stato per ripristinare l’ordine e la sicurezza all’interno delle carceri, adottando una politica di tolleranza zero verso i detenuti violenti che continuano a delinquere impunemente.

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