L’arresto di un poliziotto penitenziario con quattro chili e mezzo di droga e 22 telefoni cellulari presso la casa circondariale di Ariano Irpino ha sollevato preoccupazioni sulla sicurezza dell’istituto e del personale. Lucia Castellano, provveditore dell’amministrazione penitenziaria della Campania, ha sottolineato l’importanza di contrastare l’azione degli agenti infedeli, che mettono in pericolo i propri colleghi prima ancora dei detenuti.

La situazione della casa circondariale del Tricolle è stata definita complessa a causa del sovraffollamento e della sua natura periferica. Tuttavia, Castellano ha elogiato l’impegno della direzione e del personale penitenziario nel promuovere attività trattamentali all’interno del carcere, come ad esempio programmi sportivi, educativi e lavorativi per i detenuti.

L’arresto dell’agente infedele è stato possibile grazie alla vigilanza attenta dei poliziotti penitenziari di Ariano Irpino, che hanno notato comportamenti sospetti e indizi che li hanno condotti alla scoperta della droga e dei telefoni cellulari nascosti. Castellano ha sottolineato l’importanza di aumentare i controlli e di adottare misure preventive per contrastare situazioni simili in futuro.

Per migliorare la sicurezza e l’efficacia del sistema penitenziario, Castellano ha annunciato l’introduzione di un sistema antidrone nella struttura di Ariano Irpino e ha emesso disposizioni precise per aumentare i controlli durante i colloqui e per limitare l’ingresso di generi alimentari e altro materiale nelle carceri della regione. Inoltre, ha incentivato gli agenti a segnalare comportamenti sospetti e a espellere i “corpi malati” che mettono a rischio la sicurezza all’interno delle istituzioni penitenziarie.

In conclusione, l’arresto dell’agente infedele a Ariano Irpino ha evidenziato la necessità di un costante monitoraggio e di un’azione decisa per contrastare la presenza di agenti collusi e garantire la sicurezza di detenuti e personale penitenziario.

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