Molte persone ci hanno chiesto chiarimenti sulle nuove norme che regolano l’assegnazione del cognome!
In Italia, non c’era mai stata una regolamentazione precisa sull’attribuzione del cognome. Tuttavia, c’era la consuetudine di trasmettere il cognome del padre, il patronimico.
Da qualche anno, la norma che prevedeva l’assegnazione automatica del cognome paterno è stata dichiarata incostituzionale, se i genitori hanno una diversa e concorde volontà.
Con la sentenza n. 131 del 2022, la Corte Costituzionale ha dichiarato l’illegittimità dell’art. 262 cc, in particolare per quanto riguarda l’assegnazione del cognome del padre in caso di riconoscimento simultaneo da parte di entrambi i genitori. Solo se manca l’accordo dei genitori, sarà il giudice a decidere.
Questa scelta normativa mira a eliminare l'”invisibilità della madre” all’interno della famiglia, ma potrebbe causare problemi operativi. Ad esempio, potrebbe accadere che fratelli abbiano cognomi diversi a causa di decisioni diverse dei genitori.
La Corte Costituzionale ha quindi sollecitato un intervento politico per trovare una soluzione a questo problema, che riguarda sia i figli naturali che quelli adottivi.