Il processo a Kevin De Vito si è concluso con una condanna ad otto mesi e il riconoscimento delle attenuanti generiche, dopo che la Procura di Roma aveva inizialmente richiesto una condanna a tre anni. L’accusa riguardava violenza o minaccia ad un corpo politico, amministrativo o giudiziario o ai suoi singoli componenti, in particolare le minacce rivolte al Giudice Paolo Cassano del Tribunale di Avellino. De Vito, difeso dagli avvocati Rolando Iorio e Gerardo Santamaria, era detenuto per tentata estorsione ai danni di una coppia di tossicodipendenti quando ha pronunciato le minacce nei confronti del Giudice. La Procura di Roma ha chiesto il rinvio a giudizio e il caso è stato portato davanti al Gup Simona Calegari. Nonostante la richiesta della parte civile di una provvisionale, la difesa ha annunciato ricorso in Appello. Le minacce pronunciate da De Vito hanno portato alla assegnazione di una tutela “radiocontrollata” per il Giudice Cassano, che è stato riconosciuto parte offesa nel procedimento.

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