L’episodio di violenza avvenuto il primo maggio lungo il lungomare è stato un evento scioccante per tutti i presenti, che hanno assistito increduli alla discussione che ha portato all’accoltellamento di Aniello Bizzantino. Le indagini della sezione Volanti, guidate dal vicequestore Sabatino Fortunato, hanno portato all’arresto di Almehdi Daifa, un uomo di origini marocchine. Si ipotizza che i due potessero conoscersi già da prima e che Daifa avesse un intento vendicativo nei confronti di Bizzantino.

Dopo essere stato fermato e rilasciato qualche ora prima dell’aggressione, Daifa ha continuato a vagare per la città fino a quando ha avuto l’occasione di attaccare Bizzantino. Grazie all’intervento della Polizia Giudiziaria, l’uomo è stato arrestato e i coltelli rubati sono stati ritrovati. Daifa è stato accusato di rapina impropria e tentato omicidio.

Il lungomare, già teatro di episodi di violenza, è diventato un luogo di ritrovo per gruppi di stranieri che spesso si ritrovano a bere e fumare insieme. La presenza di ambulanti abusivi e di gruppi di nord africani crea un clima di insicurezza che porta a episodi come quello accaduto il primo maggio. Tuttavia, la polizia ha anche diffuso dati positivi riguardanti l’immigrazione nella provincia, con numerose autorizzazioni rilasciate per ricongiungimenti familiari e permessi di soggiorno.

È importante affrontare la questione dell’immigrazione in maniera seria e rispettosa, garantendo sicurezza e integrazione per tutti i cittadini, italiani e stranieri. Soltanto così si potrà evitare che episodi di violenza come quello avvenuto sul lungomare si ripetano in futuro.

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