Un recente caso di frode informatica ha portato alla luce una rete di truffatori che operava lungo l’asse Salerno-Potenza, causando ingenti danni finanziari alle vittime. Grazie alla denuncia di un cittadino truffato, il Centro Operativo per la sicurezza cibernetica di Bologna è riuscito a individuare e arrestare cinque persone coinvolte in queste attività illecite.

Le indagini hanno portato all’arresto di tre persone ai domiciliari e all’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria per altre due. In totale, sedici persone sono coinvolte nell’inchiesta, tra cui Gaia Sabato, già nota per un’altra vicenda giudiziaria. L’accusa è di frodi informatiche e riciclaggio del denaro sottratto alle vittime.

Il modus operandi dei truffatori era sofisticato ma al tempo stesso semplice, basato sull’invio di messaggi ingannevoli contenenti link che portavano le vittime a inserire le proprie credenziali bancarie su pagine web fasulle simili a quelle delle banche. In questo modo, i truffatori riuscivano ad accedere ai conti correnti delle vittime e a prelevare ingenti somme di denaro, che venivano successivamente riciclate.

La scoperta di questa rete di truffatori ha messo in luce la necessità di essere sempre vigili e attenti quando si ricevono messaggi sospetti o richieste di inserire dati sensibili online. Solo una maggiore consapevolezza e attenzione possono aiutare a proteggersi da queste forme di frode informatica sempre più diffuse.

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