Nove medici sono stati prosciolti dalle accuse di omicidio colposo per la morte di Alessandro Mondelli, il bambino di cinque mesi deceduto lo scorso gennaio. Dopo gli esami tecnici e l’autopsia, la Procura ha deciso di archiviare le posizioni di questi professionisti della salute.

Il piccolo Alessandro era stato ricoverato presso il reparto di Pediatria dell’ospedale Ruggi d’Aragona per una bronchiolite, ma era stato dimesso il giorno precedente alla sua morte. Durante la notte successiva ha avuto un nuovo malore e i genitori hanno chiesto aiuto ai carabinieri per accelerare il suo trasferimento in ospedale, ma purtroppo il bambino è deceduto durante il tragitto.

L’autopsia ha rivelato che il piccolo era completamente disidratato con una forte perdita di sodio e potassio. Nonostante ciò, la Procura ha deciso di archiviare le posizioni di nove medici, tra cui la dottoressa S.B., difesa dall’avvocato Carlo Balbiani. Secondo il legale, la condotta della sua assistita è stata ineccepibile e non vi è alcuna responsabilità da parte sua.

Anche la posizione di altri otto sanitari è stata archiviata, poiché non è emersa alcuna condotta colposa relativa alla gestione del paziente fino alla data della sua morte. Si tratta di una vicenda drammatica che ha segnato tutti coloro coinvolti, ma la decisione della Procura di archiviare le posizioni dei medici indagati sembra essere stata presa in modo corretto.

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