La Procura di Salerno, guidata dal procuratore capo Giuseppe Borrelli, ha deciso di dissequestrare i due pitbull coinvolti nell’aggressione mortale del piccolo Francesco Pio di soli 13 mesi lo scorso 22 aprile. Questa decisione è stata accolta con favore dall’Organizzazione internazionale protezione animali (Oipa), che vede questa scelta come un rispetto per la vita degli animali e come una possibilità di recupero per loro.

Attualmente i cani si trovano in un rifugio nel Casertano e, secondo quanto si apprende, dovranno seguire un percorso di rieducazione a Napoli a spese dei proprietari, attualmente indagati insieme alla madre e agli zii del bambino. Se i proprietari decidessero di non sostenere finanziariamente questo percorso, gli animali verranno affidati dopo essere stati recuperati.

L’Oipa spera che questa decisione della Procura di Salerno possa essere un esempio da seguire in casi simili in cui cani “impegnativi” siano coinvolti in episodi di aggressione più o meno gravi. Tuttavia, l’associazione ribadisce la necessità di una regolamentazione della detenzione di determinate razze di cani, spesso scelte da persone non in grado di gestirle correttamente. A livello locale, alcuni Comuni come quello di Milano hanno già regolamentato la questione prevedendo la concessione di patentini per la detenzione di alcune razze o simili.

In conclusione, è importante trovare un equilibrio tra la tutela degli animali e la sicurezza della comunità, garantendo che la detenzione di cani potenzialmente pericolosi avvenga in modo responsabile e controllato.

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