Contestato dalla procura un presunto ammanco di 109mila euro

La Corte di Appello di Napoli ha confermato il proscioglimento dei membri del Consiglio di Amministrazione e del collegio dei Revisori del Teatro Gesualdo, coinvolti nell’inchiesta sui presunti ammanchi al massimo cittadino. Questa decisione conferma quanto già stabilito in primo grado dal Gup Marcello Rotondi del tribunale di Avellino nel maggio 2022.

I giudici hanno respinto il ricorso presentato dalla Procura per i primi cinque capi di accusa, confermando l’assoluzione degli imputati dalle accuse di peculato, abuso d’ufficio e falso ideologico. Gli imputati difesi dagli avvocati hanno quindi ottenuto la conferma della loro completa estraneità ai fatti contestati.

Le indagini sono partite da una denuncia dell’ex sindaco Paolo Foti e dei suoi funzionari nel maggio del 2016, che hanno portato alla luce presunte irregolarità nella gestione amministrativa del Teatro Gesualdo. Secondo la Procura, il consiglio d’amministrazione e il presidente avrebbero omesso di intervenire rimuovendo il direttore amministrativo Bavaro, approvando bilanci non veritieri e provocando un ammanco nelle casse del teatro.

I reati contestati riguardano peculato, abuso d’ufficio e falso ideologico commessi da pubblici ufficiali. L’inchiesta coordinata dal sostituto procuratore Teresa Venezia ha evidenziato una gestione personalistica e poco trasparente, che ha portato a gravi irregolarità finanziarie.

La decisione della Corte di Appello di Napoli conferma l’assoluzione degli imputati e mette fine a una vicenda giudiziaria lunga e complessa. Resta ora da capire quali saranno le eventuali conseguenze politiche e amministrative di questa vicenda per il Teatro Gesualdo e per la città di Avellino.

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