Totò e Pablo, i pitbull coinvolti nell’aggressione e morte del piccolo Francesco Pio D’Amaro, sono stati finalmente dissequestrati. Dopo un periodo di sequestro, la Procura di Salerno ha deciso di permettere ai cani di seguire un percorso di recupero in un centro specializzato.

L’Organizzazione internazionale protezione animali ha espresso soddisfazione per la decisione dei magistrati, sottolineando che questo provvedimento rispetta la vita dei due animali e offre loro una prospettiva di recupero. I pitbull, che hanno attaccato il bambino lo scorso aprile a Campolongo, sono attualmente ospitati in un rifugio nel casertano e presto inizieranno il programma di recupero comportamentale presso un centro specializzato a Napoli.

I costi del percorso saranno a carico dei proprietari dei cani, che sono attualmente indagati insieme alla madre e ai due zii del piccolo Francesco. L’Oipa auspica che la decisione della Procura di Salerno possa diventare un modello da seguire in casi simili, dove cani considerati pericolosi sono coinvolti in episodi di aggressione. L’associazione ribadisce l’importanza di una regolamentazione da parte del legislatore sulla detenzione di determinate razze canine, per evitare che vengano scelte da persone non in grado di gestirle correttamente.

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