Un detenuto noto per la sua pericolosità ha causato tre incendi nella sua cella nel carcere di Salerno durante la giornata di ieri, secondo quanto denunciato dal Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria (Sappe).
L’uomo avrebbe agito con l’intento di essere trasferito nel Reparto Articolazione Mentale, dimostrando comportamenti violenti e aggressivi nei confronti degli agenti penitenziari intervenuti.
Gli agenti sono riusciti a portare il detenuto in infermeria non senza difficoltà, dopo che quest’ultimo ha distrutto una stanza contenente farmaci pericolosi e ne ha ingeriti alcuni.
Il Sappe ha sottolineato la situazione insostenibile del carcere di Fuorni, dove il personale è stanco e demotivato a causa della mancanza di soluzioni concrete per gestire detenuti violenti come questo.
Il sindacato ha richiesto il trasferimento del detenuto fuori regione e ha criticato l’assenza di risposte da parte delle autorità competenti.
Nel frattempo, il ministro della Giustizia Carlo Nordio ha incontrato l’Associazione Nazionale Magistrati (Anm) per discutere di diversi temi, incluso il rapporto tra magistratura e forze dell’ordine.
Nordio ha assicurato che l’incontro sarà proficuo e ha ribadito l’impegno del governo a garantire l’indipendenza della magistratura.
L’episodio di Salerno è solo l’ultimo di una serie di violenze nei carceri italiani, che evidenziano la grave carenza di personale e l’inadeguatezza delle strutture. È necessario un intervento urgente da parte del governo per garantire la sicurezza di detenuti e agenti.

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