Il Comitato per l’ordine e la sicurezza convocato ad Acerra ha affrontato diversi nodi cruciali legati alla Terra dei fuochi. Tra i punti discussi c’è stato il potenziamento dei controlli delle forze dell’ordine grazie ai finanziamenti per le nuove assunzioni. Inoltre, il ministero dell’Ambiente ha aperto la strada ai risarcimenti in sede civile per il disastro ambientale nella zona.

Il prefetto Di Bari ha sottolineato l’importanza della prevenzione e della repressione dei fenomeni legati alla Terra dei fuochi, annunciando futuri incontri per affrontare tematiche come la tutela della salute, l’analisi dell’acqua e dell’aria, il contrasto ai roghi e allo sversamento abusivo. Grazie a un finanziamento di 1,5 milioni di euro stanziato dal Viminale, i comuni coinvolti potranno destinare più risorse alla lotta contro questo grave problema ambientale.

Il vescovo Di Donna ha espresso la sua preoccupazione riguardo alle bonifiche, auspicando una maggiore collaborazione tra le istituzioni per garantire interventi efficaci. Nel frattempo, il Ministero dell’Ambiente ha avviato un’azione risarcitoria sul caso Pellini, invitando l’Ispra a fornire il supporto tecnico necessario.

La decisione della Corte di cassazione di annullare il decreto di confisca del patrimonio dei fratelli Pellini ha sollevato polemiche, ma Legambiente si è dichiarata soddisfatta dell’avvio dell’azione risarcitoria in sede civile. È fondamentale agire con tempestività per bloccare i beni accumulati illegalmente e garantire giustizia per l’area di Acerra.

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