Il processo contro Pellegrino Crisci, il 40enne di Baiano accusato di aver sparato alla sua ex compagna Michela Principe, continuerà il 14 giugno con la prevista sentenza. Il Gup del Tribunale di Avellino ha respinto la richiesta della difesa di sottoporre Crisci a una perizia psichiatrica. Il processo è stato rinviato per la discussione delle parti, con la presenza del pm Luigi Iglio, della difesa rappresentata dall’avvocato Gaetano Aufiero e della parte civile difesa dall’avvocato Nicola D’Archi.
Nel giugno scorso, Crisci ha seguito Michela Principe e le ha sparato, ferendola ad un braccio. La donna stava cercando di presentare una denuncia contro di lui, ma è stata bloccata dai suoi colpi di arma da fuoco.
Crisci era già agli arresti domiciliari per maltrattamenti nei confronti di Michela Principe. L’imprenditore del settore automobilistico era stato arrestato per aver aggredito la sua ex compagna con un coltello, provocandole la rottura del naso. In passato, Crisci era stato coinvolto in un’inchiesta della Dda di Napoli insieme a Bernando Cava per tentata estorsione aggravata dal metodo mafioso. Questa misura è stata annullata dal tribunale del riesame. Cava e Crisci erano accusati di aver imposto una estorsione a un imprenditore del Baianese che aveva subito un attentato doloso ai danni del suo mezzo nel 2020.
Il processo di Crisci continua ad essere al centro dell’attenzione e il verdetto che sarà emesso il 14 giugno sarà decisivo per il suo futuro.