Quattro persone sono state coinvolte in un’indagine riguardante un’associazione che avrebbe introdotto droga e cellulari in diverse carceri italiane tramite un drone a comando remoto. Dopo le prime indagini condotte dalla polizia e dalla Procura di Asti, quattro individui sono stati arrestati e successivamente trasferiti a Benevento, dove si sarebbe consumato il reato più grave: la cessione di sostanze stupefacenti.

Il giudice Maria Di Carlo ha emesso un provvedimento restrittivo nei confronti di Simone Iacomino, Veronica Virgilio, Salvatore Sbrescia e Vasil Dziatko, accusati di associazione per delinquere e accesso indebito a dispositivi di comunicazione. Il pubblico ministero Patrizia Filomena Rosa ha chiesto il rito abbreviato per il processo, che si terrà il 3 giugno davanti al giudice Roberto Nuzzo.

Secondo gli inquirenti, Iacomino e Virgilio avrebbero organizzato la spedizione di droga verso i detenuti, mentre Sbrescia e Dziatko avrebbero trasportato la sostanza a Benevento utilizzando un’auto. Una volta vicino alla struttura carceraria, Dziatko avrebbe pilotato il drone per consegnare la droga.

Le difese degli imputati hanno presentato la richiesta di rito abbreviato, che sarà valutata durante l’udienza di giugno. I fatti risalgono al 14 novembre 2023 e l’intera vicenda ha destato preoccupazione per la sicurezza nelle carceri italiane.

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