Assolto perché il fatto non sussiste: la pronuncia del giudice monocratico Giuseppe Meccariello ha scagionato L.C., un commercialista di 41 anni di Cancello e Arnone, accusato di vari reati tra cui falso in atto pubblico, falsità materiale commessa da privato, esercizio abusivo della professione contabile, appropriazione indebita e truffa.

Secondo l’accusa del sostituto procuratore Oriana Zona, il commercialista avrebbe falsamente dichiarato compensazioni di imposte con crediti inesistenti e compilato modelli di pagamento F24 falsi per un totale di 20.000 euro tra il 2018 e il 2019.

L’indagine condotta dalla guardia di finanza di Mondragone su segnalazione di una cliente del commercialista ha portato alla luce presunte irregolarità nella gestione fiscale del professionista. Dopo un lungo lavoro di indagine e acquisizione di prove, il giudice ha stabilito che le prove raccolte erano incongrue e ha emesso una sentenza di assoluzione per L.C.

Questo epilogo dimostra l’importanza di un’accurata indagine e il rispetto del principio di giustizia nel sistema legale italiano.

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