L’Ordine dei Giornalisti della Campania e la Commissione Legalità dell’Ordine regionale esprimono piena solidarietà al collega Pasquale Napolitano, condannato in primo grado. Secondo loro, si tratta di un attacco alla libertà di informazione inaccettabile.

Napolitano, un cronista di 42 anni, è stato condannato a 8 mesi di carcere per un articolo sull’ordine degli avvocati di Nola che, a loro parere, non conteneva elementi diffamatori e che garantiva il diritto di replica. La condanna, anche se con pena sospesa, rappresenta una grave ferita che non può essere ignorata. Questo tipo di sentenza mette a rischio l’autonomia dei giornalisti.

È sorprendente che la condivisione dell’articolo sui social sia stata considerata un’aggravante e non è chiaro come una sentenza su un diritto costituzionale possa essere emessa da un Giudice monocratico.

Si spera che il caso venga riesaminato in appello, poiché potrebbe creare un pericoloso precedente. La Corte Costituzionale, con la sentenza n.150 del 2021, ha riconosciuto il ruolo dell’Ordine dei giornalisti nella difesa degli interessi diffusi e ha limitato le ipotesi di carcere per i giornalisti. Sarebbe importante che questa decisione fosse presa in considerazione nel processo di Napolitano.

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