Sequestrati beni per 3,5 milioni di euro alla mafia di Secondigliano

La Guardia di Finanza di Napoli ha sequestrato beni per un valore di 3,5 milioni di euro nell’ambito di un’indagine antiriciclaggio che coinvolge il clan Contini, componente di rango dell’Alleanza di Secondigliano. Tra i beni sequestrati figurano un’agenzia di viaggi ottenuta con la violenza e sette immobili di pregio.

Secondo le intercettazioni, l’agenzia di viaggi è stata acquisita da Massimiliano Di Caprio, uno dei cinque arrestati, che l’avrebbe strappata con la forza al legittimo proprietario. Anche i collaboratori di giustizia confermano questa versione, tra cui Gennaro Di Tommaso, noto come “Genny ‘a carogna”, capo ultras del Napoli.

La moglie di Di Caprio e la commercialista, entrambe arrestate, hanno fatto riferimento alle violenze compiute dal marito per ottenere ciò che voleva. In particolare, la moglie ha dichiarato: “Comunque Massimo non si stanca mai di fare le cattiverie… però poi lui le cattiverie non le vuole da nessuno, pure con l’agenzia di viaggi qua fuori di quel ragazzo… è normale che ha chiuso, quello andò a minacciarlo… scusate quello è un buon ragazzo, quello lavora onestamente e andava a picchiarlo ogni tanto…”.

Di Caprio aveva anche tentato di acquisire il locale di un suo concorrente sull’isola di Capri, senza successo. Inoltre, dall’ordinanza emessa dal gip emerge la sua disponibilità a fare affari con il clan Mazzarella, nemico dell’Alleanza di Secondigliano e quindi anche del clan Contini, per il quale si prestava per le attività di riciclaggio.

Questo sequestro conferma ancora una volta la presenza e l’azione della criminalità organizzata nel territorio, ma anche l’impegno delle forze dell’ordine nel contrastarla e perseguirla fino in fondo.

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