Tra i beni sequestrati dalla Guardia di Finanza di Napoli, nell’ambito di un’indagine antiriciclaggio della DDA che coinvolge il clan Contini, spicca l’agenzia di viaggi “I viaggi di Maria Tedeschi” di via Duomo a Napoli, ottenuta con la violenza insieme a sette immobili di pregio del valore di 3,5 milioni di euro.

Il clan Contini, tra i fondatori della federazione di camorra di Napoli nota come “Alleanza di Secondigliano”, è coinvolto in questa vicenda. Secondo le intercettazioni, l’agenzia è stata acquisita da Massimiliano Di Caprio, uno dei cinque arrestati, con violenza nei confronti del ragazzo che la gestiva.

Le dichiarazioni dei collaboratori di giustizia, tra cui Gennaro Di Tommaso, noto come “Genny ‘a carogna”, hanno dato il via alle indagini. Queste testimonianze hanno portato alla luce un’attività di riciclaggio del clan Contini nella pizzeria “Dal Presidente” e in altre attività.

Deborha Capasso, moglie di Di Caprio, è stata arrestata insieme alla commercialista Giulia Nappo e al poliziotto Guido Albano. In un’intercettazione, Deborha rivela che Massimiliano non esita a compiere azioni malvagie, come nel caso dell’agenzia di viaggi “I viaggi di Maria Tedeschi”.

Di Caprio aveva anche tentato di acquisire la pizzeria Di Matteo e aperto una succursale della sua pizzeria a Capri. Dall’ordinanza del GIP emerge anche la sua disponibilità a fare affari con il clan Mazzarella, nemico dell’Alleanza di Secondigliano e del clan Contini.

Numerosi collaboratori di giustizia hanno contribuito alle indagini, fornendo informazioni sui clan coinvolti. Tra di loro ci sono membri del clan Contini, del clan Misso operante nel rione Sanità, del clan Giuliano, del clan Mariano e del clan Abbinante.

Questa vicenda conferma l’importanza delle indagini antiriciclaggio per contrastare le attività criminali dei clan camorristici a Napoli.

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui