Mario e Sara Borrata finiscono agli arresti per corruzione, ricettazione e accesso indebito a dispositivi di comunicazione da parte di detenuti. La vicenda coinvolge l’ex garante provinciale dei detenuti Emanuela Belcuore, condannata per corruzione e rivelazione di segreto d’ufficio. Le indagini hanno confermato che Belcuore avrebbe favorito Mario Borrata, detenuto per omicidio legato al clan dei Casalesi, in cambio di denaro e scarpe di lusso fornite da sua sorella Sara, gestore di un negozio di abbigliamento. La garante avrebbe anche cercato di ottenere benefici per il detenuto presso la direzione del carcere e il magistrato di sorveglianza, ricevendo in cambio denaro e regali. La situazione è simile a quanto accaduto con l’ex Garante di Napoli, Pietro Ioia, condannato per aver introdotto droga e telefoni in carcere. Nel frattempo, il ruolo di Garante dei diritti delle persone detenute e private della libertà personale nella Provincia di Caserta è rimasto vacante dopo le dimissioni di Belcuore nel luglio 2023.