Un giovane rapinava donne per acquistare droga: ieri mattina è finito agli arresti domiciliari, accusato di aver messo a segno una rapina e di averne tentata un’altra, in entrambi i casi prendendo di mira delle donne. Agli arresti domiciliari sono finite altre tre persone per detenzione e spaccio di droga. Il giovane rapinatore è Mattia Fusco 20 anni, beneventano, che ha designato come suo difensore Massimiliano Cornacchione. Per spaccio di droga – crack ed eroina – sono invece finiti ai domiciliari Franco Silvino 35 anni, Cristina Boffa di 47 anni e Angelo Fallarino di 56 anni, tutti beneventani, che sono difesi da Gerardo Giorgione e Simona Vosa. A Silvino viene anche contestato di aver utilizzato un minore per consegnare la droga.
Le indagini sono state svolte dai carabinieri della Compagnia di Benevento, coordinate dalla Procura della Repubblica diretta da Aldo Policastro, e per questo procedimento gli accertamenti sono stati condotti dal sostituto procuratore Flavia Felaco. Poi è scattata l’ordinanza da parte del gip Vincenzo Landolfi. Le indagini sono partite dopo una rapina messa a segno in città il 4 gennaio di quest’anno a via Vittime di Nassyria. Una commessa di 33 anni, di sera, era stata avvicinata da un giovane, con il volto parzialmente coperto, che, sotto la minaccia di una pistola, si era fatto consegnare 30 euro e tre carte bancomat, dileguandosi poi a bordo di una Fiat Punto, di colore grigio chiaro. Le conseguenti verifiche, svolte dai militari del Nucleo operativo e radiomobile della Compagnia di Benevento, avviate inizialmente attraverso la visione dei filmati delle telecamere di sorveglianza della zona, hanno permesso di individuare immediatamente, in orario compatibile con quello della rapina, un’auto corrispondente a quella utilizzata dall’autore della rapina: risultata di proprietà di un parente di Fusco, che veniva adoperata dal giovane. Ulteriori accertamenti effettuati attraverso intercettazioni telefoniche ed ambientali, l’esame dei tabulati telefonici e l’interrogatorio dei testimoni hanno consentito di acquisire una serie di elementi utili a ricostruire le modalità della rapina, raccogliendo gravi indizi di colpevolezza a carico di Fusco, quale autore materiale.
Le indagini hanno anche dimostrato che il giovane utilizzava i proventi dei colpi messi a segno per l’acquisto di stupefacenti (crack) dagli altri indagati finiti anch’essi ai domiciliari, che a loro volta cedevano stupefacenti in numerose occasioni, anche ad altri giovani della città. L’attività investigativa permetteva inoltre di individuare un ulteriore tentativo di rapina da parte di Fusco, armato di pistola, ai danni di una donna di 21 anni, in città, avvenuto lo scorso 5 gennaio 2024. Colpo questa volta messo a segno all’interno del parcheggio del centro commerciale «I Sanniti». In questo caso la donna, nonostante fosse stata minacciata con una pistola alla tempia, aveva detto di non avere con sé denaro, per cui non ha consegnato nulla al rapinatore che si è dileguato a mani vuote, sempre con la stessa Punto. Inoltre Fusco insieme ad altre tre persone indagate a piede libero, avrebbe anche tentato una rapina ad alcune escort nel rione Triggio, colpo però non concretizzatosi. Sulla scorta degli elementi raccolti il Gip ha emesso l’ordinanza con i 4 arresti domiciliari con l’applicazione del braccialetto elettronico, ritenuto essenziale per il pericolo di reiterazione del reato alla luce dei precedenti del giovane nonché la pericolosità anche degli indagati per spaccio.