Un’operazione anti-contraffazione di valuta e monete è stata recentemente coordinata dalla Procura di Napoli. I Carabinieri, insieme alla sezione operativa e alla sezione criptovalute del Comando Carabinieri antifalsificazione monetaria, hanno condotto un’indagine che ha portato all’emissione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di 4 persone. Questi individui sono stati accusati di vendere valuta e monete in euro contraffatte, anche all’estero, in collaborazione con i produttori. Le indagini hanno rivelato che gli indagati utilizzavano canali dedicati su Telegram e spedivano plichi postali da diversi sportelli in tutta Italia. I pagamenti venivano effettuati in criptovalute come Bitcoin e Monero, rendendo difficile il tracciamento delle transazioni.

L’indagine è stata avviata a gennaio 2022 su segnalazione del Servizio centrale investigativo austriaco, che aveva individuato un flusso di valuta contraffatta dall’Italia verso l’Austria. Durante l’indagine, sono stati analizzati oltre 57mila messaggi su Telegram, che hanno permesso di identificare i gestori del marketplace coinvolto e di tracciare più di 900 pagamenti in criptovalute per un valore superiore a 200mila euro. Le autorità sono riuscite a effettuare arresti in flagranza di reato durante le operazioni di approvvigionamento di valuta falsa a Napoli, sequestrando oltre 100mila euro in monete e banconote false. Inoltre, sono stati identificati numerosi acquirenti, clienti dei Marketplaces su Telegram.

Questa operazione ha dimostrato l’efficacia della collaborazione tra le autorità italiane e internazionali nel contrastare il traffico di valuta contraffatta. Sono stati individuati i responsabili e sono state sequestrate ingenti quantità di valuta e monete false, contribuendo così a proteggere l’integrità del sistema monetario europeo.

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