Il processo di Appello per il disastro di Borgo Ferrovia ha portato alla luce un importante dato: le numerose vittime di lesioni causate dall’amianto dell’ex fabbrica della morte sono state escluse dal processo di secondo grado. Questa decisione è stata presa durante le eccezioni preliminari discusse davanti alla Prima Sezione Penale della Corte di Appello di Napoli. L’avvocato Brigida Cesta, rappresentante della parte civile, ha formalizzato l’eccezione, sottolineando che le vittime dovrebbero essere coinvolte nel processo in quanto persone offese.

Le difese degli imputati, Izzo e De Luca, hanno sottolineato che la possibilità di eccepire la questione è molto ridotta, anche alla luce della Cartabia. Dopo una camera di consiglio, l’eccezione della parte civile è stata rigettata, ma restano ancora da decidere altre tre questioni. Tra queste, la richiesta di rinnovazione del dibattimento e la sospensiva della provvisionale alle vittime avanzata da Rete Ferroviaria Italia.

In aula, oltre alle parti coinvolte, era presente anche l’associazione Ambiente e Vita rappresentata dall’avvocato Valentina Musto. La prossima udienza è prevista per l’undici novembre, quando verranno affrontate nuove questioni legate al caso.

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