Processo per droga, estorsioni e armi: 35 imputati tra Scafati e i Vesuviani

Un processo con giudizio immediato ha coinvolto 35 persone accusate di traffico di droga, estorsioni e possesso di armi tra Scafati e i Vesuviani. Secondo l’accusa, il clan gestiva le piazze di spaccio nella zona, utilizzando anche armi da fuoco fornite principalmente da D.T. di Torre Annunziata, e si dedicava anche ad attività estorsive sul territorio e nelle zone limitrofe.

Secondo l’accusa, il gruppo si era trasferito a Scafati dopo l’arresto di presunti membri di un altro gruppo mafioso nel dicembre del 2021, acquisendo così il controllo del territorio e diventando dominante rispetto ad altri gruppi criminali presenti nella zona. Il clan era chiamato a intervenire per risolvere i conflitti territoriali tra le varie organizzazioni criminali e punire eventuali violazioni delle regole da parte di gruppi rivali.

Durante le indagini sono emerse dieci estorsioni, tra cui una particolarmente eclatante avvenuta nel porto turistico di Marina di Stabia, dove individui armati a bordo di motociclette di grossa cilindrata hanno minacciato e estorto denaro.

Il processo si preannuncia complesso e delicato, con la giustizia che dovrà fare luce su un’organizzazione criminale che sembra avere un forte controllo sul territorio e che si è resa responsabile di molteplici reati gravi.

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