Un uomo di 55 anni residente a Solofra è stato accusato di aver omesso di dichiarare di essere coniugato al momento di presentare la domanda per il reddito di cittadinanza. La Procura di Avellino lo ha denunciato per falso, ma alla fine il risultato del processo è stato l’assoluzione dell’uomo da ogni addebito.

Il caso è emerso quando i carabinieri del comando di Solofra hanno scoperto che l’uomo, pur essendo sposato da diversi anni, aveva dichiarato di essere l’unico componente del nucleo familiare al fine di ottenere il beneficio del reddito di cittadinanza. Dopo alcuni mesi di percezione del beneficio, le autorità competenti hanno scoperto la verità e hanno sospeso l’erogazione del reddito a favore dell’uomo.

Durante il processo, la difesa ha dimostrato che l’uomo era separato di fatto dalla moglie, anche se i due continuavano a vivere insieme. Inoltre, è emerso che l’uomo avrebbe comunque avuto diritto al reddito di cittadinanza anche se avesse dichiarato di essere coniugato, poiché la moglie non lavorava e non aveva un reddito proprio.

Alla fine, il Giudice monocratico del tribunale di Avellino ha assolto l’imputato con formula piena, poiché ha ritenuto che il suo comportamento non costituisse reato. Questo caso mette in luce l’importanza di fornire informazioni veritiere nelle domande per i benefici sociali, ma anche la necessità di valutare ogni situazione in modo equo e accurato prima di trarre delle conclusioni.

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