L’abuso di alcol tra i giovanissimi è un fenomeno diffuso e preoccupante, come sottolinea Giulio Corrivetti, direttore del Dipartimento di Salute mentale dell’Asl. Secondo il dottore, i giovani bevono non solo per piacere, ma anche per aderire alla logica del branco e per cercare approvazione sociale, soprattutto dopo il lungo periodo di isolamento dovuto al Covid-19.
La pandemia ha influito notevolmente sull’uso dell’alcol tra i giovani, che cercano di facilitare le relazioni sociali e di colmare il vuoto emotivo causato dall’isolamento. Tuttavia, l’abuso di alcol comporta rischi per la salute, soprattutto nei giovani che non hanno ancora sviluppato gli enzimi necessari per metabolizzare queste sostanze.
Inoltre, si è registrato un cambio di tendenza anche tra gli adulti, con uno stile di bere che tende verso modalità di abuso simili a quelle dei paesi nordici. Questo comportamento, se associato all’uso di sostanze stupefacenti, può portare a comportamenti aggressivi e pericolosi.
È importante sottolineare che molte volte si verifica un poli-abuso, con l’associazione di diverse sostanze che creano forti dipendenze. Le nuove sostanze stupefacenti che entrano velocemente sul mercato rendono il problema delle dipendenze ancora più complesso da affrontare, sia per i consumatori che per gli operatori sanitari.
In conclusione, è fondamentale sensibilizzare sui rischi legati all’abuso di alcol e sostanze stupefacenti tra i giovani, e promuovere strategie di prevenzione e sostegno per contrastare questo fenomeno dilagante.