Nella mattinata di oggi, la Guardia di Finanza del Comando Provinciale di Salerno ha eseguito un provvedimento del Tribunale del Riesame riguardante Giovanni Attanasio, che è stato posto agli arresti domiciliari. Questa misura cautelare è stata confermata dalla Suprema Corte di Cassazione e fa seguito a un sequestro di beni per un valore di circa 43 milioni di euro, emesso lo scorso febbraio.
Le attività investigative hanno coinvolto il Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Salerno e la Compagnia di Battipaglia, sotto il coordinamento della Procura, e si inseriscono in un contesto più ampio di approfondimenti sulle attività di un imprenditore operante nel settore dei servizi di pulizia, facchinaggio e logistica. Si sospetta che l’imprenditore abbia ricevuto fatture per operazioni inesistenti per un valore di circa 175 milioni di euro, trasferendo gli obblighi fiscali a cooperative compiacenti.
Il Tribunale del Riesame ha accolto l’appello della Procura riguardante gli arresti domiciliari dell’Attanasio, subordinando la conferma della misura alla decisione della Corte di Cassazione, intervenuta di recente. Le indagini proseguono per fare luce su questa presunta frode fiscale che coinvolge diverse società e cooperative.